Trecento licenze per i tassisti

Trecento licenze per i tassisti

Il presidente della Camera di Commercio, Maurizio Maddaloni

Il presidente della Camera di Commercio, Maurizio Maddaloni

Disoccupazione alle stelle, Pil regionale in picchiata, servizi pubblici tra i peggiori d’Italia e la Regione si diverte a giocare con i tassisti, bloccandone le licenze. Finalmente, oggi, dopo tanto penare, c’è il semaforo verde per gli oltre trecento tassisti napoletani costretti allo stop forzato durante le procedure di rinnovo delle concessioni quinquennali. Grazie all’intervento della Camera di Commercio di Napoli, che per legge cura il Ruolo dei conducenti di veicoli e natanti adibiti ad autoservizi pubblici, è stata sbloccata una vicenda che ha creato non pochi disagi alla categoria, costretta alla revisione obbligatoria sulla base di una griglia di requisiti indicati dalla legge nazionale e recepiti dall’amministrazione regionale competente a rilasciare, dopo i controlli dell’ente camerale, i rinnovi delle licenze ai tassisti.
Sotto accusa, secondo la categoria, il bando emanato dalla Regione Campania che prevedeva una serie di ulteriori requisiti morali non richiesti da altre regioni italiane per l’ammissione all’esame per il rilascio delle licenze. A tale fattispecie l’ente di Palazzo Santa Lucia ha rimediato con una nuova delibera regionale che, entrata in vigore lo scorso mese di gennaio, risulta essere in linea con gli ordinamenti di altre grandi Regioni quali Lazio e Lombardia. I requisiti – tra i quali non aver riportato una o più condanne penali irrevocabili alla reclusione in misura superiore complessivamente ai due anni per delitti non colposi – applicati rigidamente anche per coloro che non hanno prodotto le eventuali sentenze di riabilitazione, hanno creato un blocco della procedura di competenza della Camera di Commercio partenopea. L’ente camerale, superando le difficoltà interpretative della normativa nazionale e del bando regionale, ha permesso di superare l’impasse attraverso la condivisione con la Regione di una soluzione interpretativa dell’intera procedura di controllo e di rinnovo che mette finalmente al riparo i tassisti napoletani dall’ipotesi del diniego della concessione.

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