Napoletani con la testa a posto

Napoletani con la testa a posto

La statua del Nilo in una foto degli Anni Cinquanta

La statua del Nilo in una foto degli Anni Cinquanta

I napoletani finanzieranno il restauro della statua del “Corpo di Napoli”, da sempre simbolo della Città, grazie a una straordinaria iniziativa per la raccolta dei fondi necessari. L’operazione parte con lo slogan “Mettiamo la testa a posto”, frutto della brillante fantasia partenopea, su iniziativa dell’avvocato Carmine Masucci, amministratore del Complesso monumentale di Cappella Sansevero.

Si ricostituisce il Comitato per il Restauro della Statua, che già nel 1993 aveva portato a termine un delicato intervento di recupero. A dare nuova linfa al Comitato è stato il ritorno in Città della testa di sfinge in marmo che decorava la statua e che fu sottratta da ignoti, una notte di circa sessant’anni fa. I carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Napoli, guidato dal capitanoCarmine Elefante, l’hanno ritrovata in Austria, nella raccolta di un collezionista d’arte che l’avrebbe acquistata, alcune decine di anni fa, in totale buona fede. Il recupero e la restituzione sono state il frutto di una lunga e delicata operazione d’investigazione dei carabinieri, supportata dalla magistratura napoletana e dalla Sovrintendenza archeologica di Napoli e Pompei.
L’iniziativa “Mettiamo la testa a posto” è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, nella Cappella Sansevero, cui hanno preso parte il capitano Elefante l’assessore comunale alla cultura Nino Daniele, i soprintendenti Giorgio Cozzolino (Beni architettonici),Fabrizio Vona (Beni museali) e Daniela Giampaola, in rappresentanza la Sovrintendenza archeologica di Napoli e Pompei e, ovviamente, l’avvocato Masucci, che ha fatto gli onori di casa.

La locandina dell'iniziativa "Mettiamo la testa a posto"

La locandina dell’iniziativa “Mettiamo la testa a posto”

“Ho fortemente voluto ricostituire il Comitato – ha sostenuto l’avvocato – perché sono convinto che il patrimonio del centro antico di Napoli non è solo patrimonio monumentale, è anche patrimonio di civiltà e la Statua del Nilo, portata dagli alessandrini più di duemila anni fa, ingiuriata dal tempo, è ancora lì, emblematicamente eletta a Corpo di Napoli, testimone silenziosa della tolleranza e della solidarietà della sua gente. Valori questi che costituiscono gli unici veri pilastri su cui costruire una città a misura d’uomo.”

Poi, Masucci ha spiegato che “…tutti i cittadini possono aderire all’iniziativa e diventare parte del Comitato attraverso varie modalità (informazioni sul sito www.comitatocorpodinapoli.it). Agli aderenti al comitato come socio aggregato, socio sostenitore o benemerito verrà rilasciato un attestato di partecipazione e un esemplare numerato, in edizione limitata, dell’opera che l’artista Lello Esposito, uno dei primi animatori del progetto, ha dedicato con grande passione alla campagna di recupero del monumento”.

Un momento della conferenza stampa

Un momento della conferenza stampa

Il capitano Elefante ha invece illustrato la difficoltà del lavoro investigativo: “La testa di sfinge – ha detto – non era neppure presente nella nostra banca dati delle opere trafugate, che è la più grande al mondo, con oltre cinquecentomila immagini. Comunque, va sottolineato che il collezionista austriaco, una volta conosciuta la provenienza del reperto non ha  avuto nessuna remora a riconsegnarlo al nostro patrimonio culturale”.
Gli esperti della Sovrintendenza hanno tracciato la storia della statua del Nilo e hanno sottolineato come il coinvolgimento popolare nell’opera di ristrutturazione e recupero della statua e dell’area in cui si trova il monumento contribuiscano a rendere ancora più forte il legame tra il “Corpo di Napoli” e i napoletani, che così ne diventano anche i naturali custodi contro eventuali atti di vandalismo. Un nuovo rispetto del bene archeologico legato alla sua conoscenza e al ruolo attivo svolto nel suo recupero alla Città.

IL COMITATO

Il comitato è sorto su iniziativa del Museo Cappella Sansevero e di numerosi cittadini cui sta a cuore il recupero del centro storico di Napoli. Lo scopo del comitato è raccogliere fondi da destinare al restauro del Corpo di Napoli e alla riqualificazione dell’intera piazzetta in cui il monumento è collocato, confidando soprattutto nell’adesione e nella partecipazione dei residenti, dei frequentatori abituali della zona e di tutti i napoletani.

La statua del Nilo come si presenta oggi

La statua del Nilo come si presenta oggi

COME SI PARTECIPA ALL’INIZIATIVA

Tutti possono aderire, mediante il versamento del contributo volontario, quali soci aggregati, sostenitori o benemeriti. Il modulo di adesione, scaricabile dal sito www.comitatocorpodinapoli.it, va presentato presso la sede del comitato in via Raimondo di Sangro 21 o presso la biglietteria del Museo Cappella Sansevero in Via F. De Sanctis 19. Il contributo può essere versato anche a mezzo bonifico bancario sul c/c Banco Popolare intestato al Comitato Restauro Corpo di Napoli IBAN: IT34 Q 05034 03402 000000005071.
Agli aderenti al comitato verrà rilasciato l’attestato di partecipazione e un esemplare numerato del disegno della statua del Corpo di Napoli in edizione limitata, opera di Lello Esposito.
I residenti e frequentatori della zona, inoltre, possono sostenere l’iniziativa semplicemente acquistando le cartoline, del valore di 2 euro o di 5 euro, realizzate dal Comitato. Le cartoline possono essere acquistate presso la biglietteria del Museo Cappella Sansevero e presso i seguenti esercizi commerciali:

  1. ARTICOLI RELIGIOSI RUSSO – Via San Biagio dei Librai n. 116
  2. BAR NILO – Via San Biagio dei Librai n. 130
  3. BAR PASTICCERIA SCATURCHIO – Piazza San Domenico Maggiore n. 19
  4. CAFFE’ LETTERARIO STREGA – Piazza San Domenico Maggiore n. 13
  5. CAFFETTERIA SAN DOMENICO – Piazza San Domenico Maggiore n. 11
  6. GAMBARDELLA – Via San Sebastiano n. 44
  7. LIBRERIA COLONNESE– Via San Pietro a Majella n. 32/33
  8. LIBRERIA DANTE E DESCARTES – Via Mezzocannone n. 55
  9. LIBRERIA LIBRIDO – Via Nilo n. 29
  10. LIBRERIA UBIK – Via Benedetto Croce n. 29
  11. MUSEUM – Largo Corpo di Napoli n. 1
  12. PIZZERIA SORBILLO – Via dei Tribunali n. 32
  13. SEDILI CAFFE’ – Piazza San Domenico Maggiore n. 5/7
  14. TANDEM – Via Giovanni Paladino n. 51
  15. TATTOO RECORDS– Piazzetta Nilo n. 15
  16. TAVERNA DELL’ARTE– Rampe San Giovanni Maggiore n. 1/A

La partecipazione all’iniziativa non comporta ulteriori oneri e testimonia solo l’impegno a rispettare e far rispettare come cosa propria il Corpo di Napoli.

PER SAPERNE DI PIU’

  1. La storia della statua del Nilo
  2. Il quartiere Nilense in uno scritto di Bartolommeo Capasso

 

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