Verso il Festival Europeo delle Geoscienze

Verso il Festival Europeo delle Geoscienze

Si è conclusa la Settimana del Pianeta Terra, in programma solo in Italia e modello unico in Europa e al Mondo di promozione delle Geoscienze. L’iniziativa è frutto del lavoro di due ricercatori italiani: Rodolfo Coccioni dell’Università di Urbino e Silvio Seno dell’Università di Pavia.

Il successo di questa terza edizione dell’evento è andato oltre le aspettative: ben 80mila persone hanno partecipato a più di duecento eventi e duecentocinquanta giornalisti, in giro per l’Italia, hanno raccontato gli angoli più sconosciuti del Paese e gli aspetti più nascosti del mondo della ricerca.

Il Golfo di Pozzuoli dal Monte Nuovo

Il Golfo di Pozzuoli dal Monte Nuovo

“Non è vero – ha affermato Silvio Seno  – che gli italiani non amino la cultura, le geoscienze e soprattutto le visite ai Musei di Scienze della Terra e di Paleontologia. La Settimana del Pianeta Terra ha fatto registrare un numero importante di partecipanti: ben 80mila persone si sono messe in cammino per vedere l’Italia, il mondo della ricerca, i Musei di Scienze della Terra. Abbiamo scoperto che se il cittadino o il turista è a conoscenza di un’offerta culturale valida, risponde al meglio”.

“Stiamo pensando a trasformare la Settimana del Pianeta Terra in un Festival Europeo delle Geoscienze. – ha aggiunto Seno – L’edizione 2015 ha ottenuto un risultato davvero importante. Abbiamo anche visto che la cultura produce lavoro. Abbiamo notato che il 70 per cento delle persone – ha proseguito – ha preferito la partecipazione alle visite museali e alle attività laboratoriali, mentre il restante 30 per cento ha puntato sulle passeggiate all’aria aperta sulle montagne, lungo i fiumi. Massiccia la partecipazione delle famiglie e dei bambini. Un grande seguito hanno avuto anche le conferenze”.

 

Un momento della visita al cratere del Monte Nuovo

Un momento della visita al cratere del Monte Nuovo

“Quest’anno – ha dichiarato Rodolfo Coccioni – abbiamo preso spunto dal messaggio del Santo Padre, Papa Francesco, contenuto nell’Enciclica “Laudato SI’ sul rispetto per il Creato e dunque i temi della Settimana del Pianeta Terra si sono ispirati non solo all’Enciclica ma anche al prossimo Giubileo che sarà dedicato alla Misericordia. Con le Vie del Sale abbiamo attraversato l’Italia mentre in Abruzzo abbiamo ascoltato una lezione in autobus, visto come nasce l’energia, visitato Penne magnifica città d’arte, caratterizzata dalla presenza di splendidi monumenti ed eleganti palazzi settecenteschi, che raccontano la sua nobile storia, siamo entrati nelle Grotte del Cavallone, la cavità più alta d’Europa. Nella pancia della montagna abbiamo visitato il mondo sotterraneo della Majella. Abbiamo ammirato l’Abbazia cistercense di Santa Maria Arabona risalente alla fine del XII secolo. Un vero osservatorio astronomico protagonista della Settimana del Pianeta Terra ma siamo andati sui Monti Simbruini accompagnati dalla paleontologia. In Basilicata abbiamo scoperto i segreti di un vulcano attraversando il magnifico Vulture con le cascate di San Fedele, un’area famosa per il vino aglianico e le fonti di acqua gasata. A Matera, abbiamo visto un villaggio saraceno di 70 grotte. A Siena abbiamo conosciuto i Bottini, l’acquedotto risalente al Medioevo. A Napoli siamo scesi sottoterra per vedere l’Acquedotto Augusteo, l’Orto Ipogeo, la stazione antisismica ma siamo andati anche alla ricerca di un bosco sconosciuto oppure abbiamo visitato il Centro Museale delle Scienze della Terra per vedere una foresta pietrificata. Abbiamo compiuto un viaggio straordinario nel Sannio e nel Cilento in compagnia dei loro fossili. A Capri i piccoli paleontologi hanno partecipato alle straordinarie attività laboratoriali del Centro Ignazio Cerio. A Somma Vesuviana la stampa internazionale ha ammirato le meraviglie della Villa di Augusto. Insomma, un viaggio emozionante che,  di anno in anno, cresce e raccoglie sempre più partecipanti”.

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