Allarme dai geologi per le condizioni del nostro territorio

Allarme dai geologi per le condizioni del nostro territorio

“In Italia manca ancora una cartografia geologica aggiornata. Quella attuale risale a 30 anni fa. Non possiamo conoscere a fondo le caratteristiche geologiche del Paese senza questo documento”. Lo afferma Silvio Seno, docente di Geologia dell’Università di Pavia, già presidente della Federazione Italiana Scienze della Terra. “Eppure ben un milione e 260mila edifici sono in aree a elevato rischio idrogeologico”. – continua Seno, che è anche responsabile della Settimana del Pianeta Terra con Rodolfo Coccioni, docente di Paleontologia presso l’Università di Urbino. Poi, aggiunge: “C’è una realtà che non si può più evitare ed è quella delle Geoescienze. Il risultato della Settimana del Pianeta Terra conclusasi di recente, ne è una testimonianza forte”.

Il professore Silvio Seno con il nostro inviato Matteo Minà

Il professore Silvio Seno con il nostro inviato Matteo Minà

Infatti, il bilancio della Settimana del Pianeta Terra promossa in tutta Italia e appena conclusasi è davvero senza precedenti. Ben 152 eventi in 113 città, in tutte le regioni con 100 geoescursioni, 48 conferenze, 28 visite museali e la risposta è stata straordinaria. “L’Italia – aggiunge Seno – ha voglia di geoscienze: ben 50mila persone hanno partecipato nell’arco di sette giorni alla Settimana del Pianeta Terra affollando musei, laboratori e recandosi alle geoescursioni, settecento i ricercatori in campo su tutto il territorio italiano. C’è un ulteriore dato che testimonia il grande interesse per La Settimana del Pianeta Terra e per la ricchezza geologica dell’Italia: 140 i giornalisti che si sono accreditati alla kermesse, 110 le testate giornalistiche di venti Paesi che hanno partecipato agli eventi sul territorio. Forte l’affluenza ai musei con una media di seicento visitatori nell’arco di sole due ore e grande è stata la risposta proveniente anche dalle escursioni in luoghi davvero unici. Abbiamo visitato il sottosuolo italiano con le sue miniere, le grotte, i musei naturali dal grande patrimonio geologico ma abbiamo ammirato i paesaggi delle valli e siamo entrati nei centri di ricerca, nei laboratori. Abbiamo visto come lavorano i ricercatori, cosa fanno per capire l’importanza del loro ruolo nella società di oggi. Visitando l’Italia abbiamo ammirato il Pianeta ascoltando il suo respiro”.

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