Il “Corpo di Napoli” ha ritrovato la testa

Il “Corpo di Napoli” ha ritrovato la testa

La statua del Nilo restaurata

La statua del Nilo restaurata

A Spaccanapoli come allo stadio dopo una partita vinta dalla squadra del cuore. Una folla festosa di napoletani e di turisti ha accolto, sabato 14 novembre 2014, l’inaugurazione del Nilo, dopo il restauro della statua e la ricollocazione della testa della sfinge, trafugata alla fine degli Anni ’50.

Il piccolo reperto fu rinvenuto, alla fine del 2013, grazie al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, ma il “Corpo di Napoli” è stato riportato agli antichi splendori solo per la generosità di migliaia di napoletani, che hanno risposto all’appello del Comitato per il Restauro della Statua per “mettere la testa a posto” prima del Natale 2014. Raccolti i fondi necessari, sono state le mani esperte delle restauratrici della “Klanis”, ditta che ha eseguito il restauro, che hanno fatto risplendere, di nuovo, il monumento che meglio rappresenta l’identità di Napoli. E per sottolineare che quando ci sono passione e volontà tutto è possibile, il completamento dei lavori è avvenuto a meno di un anno dall’annuncio del ritrovamento della testa della sfinge.

La testa della Sfinge è tornata al suo posto

La testa della Sfinge è tornata al suo posto

“Grazie alla generosità dei cittadini, ma anche di turisti e viaggiatori italiani e stranieri, e alla collaborazione di numerosi esercizi commerciali, librerie e ristoranti che, con entusiasmo, hanno aderito all’iniziativa, oggi possiamo finalmente affermare con orgoglio che Abbiamo messo la testa a posto!” – dichiara l’avvocato Carmine Masucci, presidente del Comitato per il Restauro della Statua del Corpo di Napoli e Amministratore del Complesso Monumentale Cappella Sansevero –. Siamo riusciti a raccogliere i fondi necessari a realizzare un grande sogno, e questo restauro è un piccolo trionfo della cittadinanza attiva di Napoli”.

La folla circonda la statua del Nilo prima dell'inaugurazione

La folla circonda la statua del Nilo prima dell’inaugurazione

Nel corso della cerimonia di presentazione dell’intervento, Carmine Masucci ha reso noto che oltre ai napoletani, molti sostenitori hanno aderito da altre città d’Italia come Trieste, Treviso, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Modena, Perugia, Bari, Roma, Avellino, Caserta, Salerno, e da molte città straniere come Parigi, Lione, Nizza, Bordeaux, Barcellona, Berlino, Augusta, Sinsheim, Lelystad, Bruxelles, Oxford, Cancun, Rio De Janeiro e altre ancora.

Alla presentazione erano presenti, tra gli altri, il capitano Carmine Elefante, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, e in rappresentanza delle diverse Soprintendenze, Teresa Elena Cinquantaquattro, Anna Chiara Alabiso e Daniela Giampaolo.

L'assessore Nino Daniele con l'attore che impersona il principe di Sansevero

L’assessore Nino Daniele con l’attore che impersona il principe di Sansevero

Il momento della cerimonia che ha sottolineato meglio la grande partecipazione popolare al restauro è stato quando gli studenti delle classi V°A primaria, III°C, III°D secondaria dell’Istituto Comprensivo “Teresa Confalonieri”, indossando maschere raffiguranti la testa della Sfinge e il volto del Nilo, hanno svelato il Corpo di Napoli al pubblico, accompagnati dalla musica della Fanfara del X Reggimento Carabinieri “Campania”.

La banda dei carabinieri suona per il Nilo

La Fanfara dei carabinieri suona per il Nilo

Per festeggiare la conclusione del restauro, l’attore Antimo Casertano, si è confuso tra la folla, in costume d’epoca e nelle vesti del principe di Sansevero, intrattenendo il pubblico e suscitando la grande curiosità dei bambini.

Poi, a fine mattinata, in Piazza San Domenico Maggiore, il Concerto della Fanfara del X Reggimento Carabinieri “Campania” è stato accolto con grande entusiasmo non solo dai napoletani, ma dai numerosi turisti in visita al Centro antico di Napoli, che hanno potuto godere di uno spettacolo che per loro non era in programma.

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