Tutta colpa di Shakespeare

Tutta colpa di Shakespeare

La scena di "Tutta colpa di Shakespeare"

La scena di “Tutta colpa di Shakespeare”

Sabato 9 maggio, alle ore 21.00 è “Tutta colpa di Shakespeare” allo ZTN. Una data unica per lo spettacolo con la regia di Angela Rosa D’auria, che parla di femminicidio attraverso la voce delle protagoniste delle grandi tragedie della letteratura.

La locandina di Tutta colpa di Shakespeare1Che succederebbe se le protagoniste delle grandi tragedie della letteratura potessero prendere vita? Fonderebbero il Comitato di Liberazione delle Eroine Tragiche e si organizzerebbero per protestare del modo in cui i loro autori le hanno tolte di mezzo. Desdemona, Ofelia e Giulietta, coordinerebbero i lavori, ma non mancherebbero idee e supporto da parte di tutte quelle donne-personaggio costrette all’uscita di scena da una trama per mano del protagonista maschile.

Ci perdonerà il grande William Shakespeare se lo utilizziamo scherzosamente come pretesto per ragionare di un tema importante: troppi sono gli amori che terminano in disgrazia, e sempre più spesso con un femminicidio compiuto da fidanzati, compagni, mariti. Eppure noi donne continuiamo a sospirare leggendo le immortali storie tragiche, come se fossimo intimamente convinte che un amore, per valerne la pena, debba essere costellato di ostacoli e angherie per essere considerato bello e importante. Così, le prime a confondere possesso e violenza col romanticismo siamo proprio noi.

Le protagoniste di “Tutta colpa di Shakespeare” vogliono, invece, raccontarci una triste verità: continuare a perpetrare certe condotte e giustificare certi comportamenti del nostro partner non serve a molto. Una volte morte, non c’è più alcun amore da vivere, sognare, sospirare.

Dunque lasciamo le tragedie ai libri e le lacrime ai film. Non è certo “tutta colpa di Shakespeare” se le cose nella nostra società vanno in un certo modo, ma cominciare a fare la differenza tra l’universo immaginario e quello reale può essere l’inizio di un cambio di rotta. L’educazione alla parità di genere passa anche dalla cultura, e dai punti di vista che provengono dai suoi strumenti.


ZONA TEATRO NAVIGANTI

Vico Bagnara, 3A, nei pressi di Piazza Dante, Napoli

Prenotazioni: 3285373495/ 3394290222

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