Il segno di Giotto

Il segno di Giotto

Lo ZTN – Zona Teatro Naviganti – apre la sua seconda stagione con “Il segno di Giotto”, di Pippo Cangiano, un testo forte che smuove le coscienze, in scena sabato 3 e domenica 4 ottobre nello spazio di Vico Bagnara, 3a (Piazza Dante).

Riccardo Citro

Riccardo Citro

È il racconto di due “anime”, in qualche modo legate da un filo conduttore calpestato e poi, lentamente, quasi del tutto ricucito. Il segno di Giotto disegna un invisibile parallelo tra due volti: Umberto un giovane ventenne napoletano affetto da autismo, e Giotto, un cinquantasettenne malvivente napoletano evaso dal carcere.

Umberto è improvvisamente coinvolto in un inspiegabile sequestro di persona, all’indomani della morte della madre, ed è costretto ancora a reagire alla vita, cosa che fa da sempre, per l’insperato incontro con quest’uomo dal passato misterioso, che cambierà per sempre la sua storia.

Peppe De Vincentis

Peppe De Vincentis

Al giovane Umberto accade l’inatteso: si trova completamente catapultato in una situazione complicata e, a tratti, persino divertente, che segna la vita e che ne devia il percorso. Magari lo migliora, ribaltando le regole, svoltando il modo vertiginoso e travolgente verso l’inaspettato. I volti, le parole, i gesti e le emozioni, che emergono naturalmente dalla storia, sono un boato, silenzioso e inatteso, che passo dopo passo mostra al pubblico l’animo, nobile e corroso, di chi “subisce” la propria esistenza.

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