Rinvenuta a Bologna la “Torah” più antica del Mondo

La torah rinvenuta a Bologna

La torah rinvenuta a Bologna

Da anni, quel rotolo completo della Torah (parola ebraica per indicare i primi cinque libri della Bibbia, detti anche i Libri della legge) era custodito nei depositi della Biblioteca universitaria dell’Alma Mater di Bologna, nascosto agli occhi degli studiosi, perché era considerato un esemplare di scarso valore. Infatti, alla fine dell’Ottocento fu catalogato come una mediocre produzione del 1600. Niente di più sbagliato. Si tratta, invece, della Torah (definita anche Pentateuco) più antica del mondo.

A fare la scoperta è stato il professore Mauro Perani, ordinario di Ebraico al Dipartimento di Beni culturali dell’Ateneo, incuriosito dal fatto che la scrittura gli era sembrata di origine orientale e soprattutto non certo seicentesca. Con l’aiuto della comunità scientifica mondiale e con l’esame della datazione al carbonio, il prof. Perani è riuscito a scoprire che il rotolo fu scritto a mano tra gli anni che vanno dal 1155 al 1225.

È una rivelazione eccezionale perché non esistono copie complete della Torah, risalenti a quel periodo storico, ma solo successive. La Torah bolognese è realizzata su un rotolo, composto da 56 elementi, di pelle ovina, tanto sottile da sembrare stoffa. È lungo 36 metri e alto 64 centimetri. La direttrice della Biblioteca universitaria, Biancastella Antonino, ha annunciato che il Pentateuco sarà fotografato, sezione per sezione, e reso disponibile per gli studi in forma digitale.

 

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