Arte “clandestina” nei graffiti

Arte “clandestina” nei graffiti

Spesso i graffiti sono vere opere d'arte

Spesso i graffiti sono vere opere d’arte

Escono di notte per rubare spazi alla città con la loro arte “clandestina”. Sono i writers, da noi più conosciuti come “graffitari”. Non si tratta, come ancora oggi qualcuno tenta di descriverli, “…di giovani disadattati, di vandali che imbrattano paesi e metropoli”, ma, molto spesso, di artisti moderni, che vivono la loro arte in una strana forma di clandestinità, dove a parlare sono i disegni e le firme, ma l’autore, come persona fisica, rimane sempre nell’ombra.

Il fenomeno del graffitismo è diffuso in tutto il Mondo

Il fenomeno del graffitismo è diffuso in tutto il Mondo

Il fenomeno del graffitismo, come manifestazione sociale, culturale e artistica, è diffuso in tutto il Mondo ed è sbarcato, ovviamente, anche a Napoli. Con questo primo servizio, inizia un viaggio tra i graffiti napoletani e campani, utilizzando la vastissima collezione di migliaia di fotografie realizzate dal maestro, pittore e scultore di fama internazionale, Elio Mazzella. «È dal 1980, – racconta l’artista –  che fotografo e colleziono le immagini dei graffiti che compaiono soprattutto sui muri partenopei, ma anche nel resto della Campania. In alcuni di questi graffiti, si legge una bravura e un’arte che spesso mancano nei circuiti ufficiali. Una forza espressiva e una capacità cromatica, che lasciano senza parole».

Tra le regole dei veri graffitari, c’è la scrittura del proprio nome d'arte, definito tag

Tra le regole dei veri graffitari, c’è la scrittura del proprio nome d’arte, definito tag

ll graffitismo è caratterizzato da alcune regole mai scritte, che si traducono nell’espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano. Tra queste regole, che tutti i veri graffitari rispettano, c’è la scrittura del proprio nome d’arte, definito tag, utilizzando un acronimo mutuato dal linguaggio informatico di Internet. La firma occupa uno spazio visibile nel disegno, quasi fosse  un logo o, addirittura, è l’intera firma che diventa disegno.  Il graffitismo, secondo molti critici, ricorda molto da vicino la pittura murale (murales – disegni su muro) di cui anche la Campania vanta esempi di rilievo, con Piano Vetrale, il paese dei murales, dove ogni casa del centro è decorata con immagini prodotte da artisti locali o stranieri.

Non sempre i graffiti sono un'esplosione di colori

Non sempre i graffiti sono un’esplosione di colori

In realtà, però, il graffitismo ha suoi caratteri particolari, che lo distinguono in maniera chiara dalla pittura murale. Tra questi, l’illegalità dell’azione di pittura, che può essere perseguita per legge. Soprattutto quando avviene in aree o su edifici di valore storico e artistico. Non è un caso che il graffitismo viene spesso associato ad atti di vandalismo. Ma ciò toglie poco al valore artistico dei disegni che compaiono di notte sui muri delle nostre città o paesi, tanto che molti artisti, oramai integrati nel sistema convenzionale del mercato dell’arte, traggono il loro valore da esperienze precedenti, spesso formalmente illegali, perché sviluppate proprio nell’ambito clandestino del graffitismo.

 

Share